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Raul Daoli, sindaco di Novellara, sull’Azienda Speciale

Raul Daoli, sindaco di Novellara, interviene alla conferenza stampa del 28 ottobre sulla creazione di una azienda speciale dell’unione Bassa Reggiana per la gestione del sistema educativo territoriale.

“Questa Azienda Speciale – continua Raul Daoli, Sindaco di Novellara – deve parlare ai genitori, perché è per loro che si viene a costituire. Abbiamo messo in campo un tavolo di lavoro serio, nella complessità delle norme, e che porteremo avanti con rettitudine e senso di responsabilità. Stiamo lavorando nell’interesse pubblico e nella dignità di utenti e lavoratori. Per noi la scuola non è un peso, ma un fattore identitario, e per questo si valorizzerà l’aspetto pubblico dell’Azienda Speciale, perché riteniamo sia un valore irrinunciabile.”

Scuole senza confini: l’esperienza di Toronto

Da Novellara UGUALI E DIVERSI di Elfi Reiter – Il Manifesto

«Questo è uno dei più grandi licenziamenti dal dopoguerra, altro che Termini Imerese!», ha detto Raul Daoli, sindaco (Pd) di Novellara parlando della riforma della scuola pubblica, uno dei temi forti della terza edizione del festival Uguali_Diversi dedicata alle analisi e riflessioni sul mondo giovanile, svoltasi dal 10 al 12 settembre in contemporanea nel suo comune e nella vicina Correggio sotto il titolo giovani.con_futuro cercasi. Non condividendo questo attacco alla scuola, per altro ingiustificato visto che il rapporto Ocse ha classificato l’Italia tra i paesi che spendono meno per istruzione e ricerca, il sindaco vi vede piuttosto la volontà di distruggerne la funzione pubblica orientata a costruire una società che crea uguaglianza. La diminuzione del numero di insegnanti compromette la rete sociale attorno, per cui il recupero dell’eventuale spreco va gestito in base al territorio (come era stato fatto nel suo comune unendo alcuni piccoli istituti in uno più grande, organizzando al contempo un servizio bus di raccolta dei bimbi abitanti nelle zone rimaste sprovviste), e non considerato “piaga sociale” per mandare a monte l’intero sistema scolastico.
Il festival voleva soltanto aprire la discussione, in quanto il vero confronto (come già nelle scorse edizioni) inizia dopo: giorno per giorno. Daoli sente la minaccia che incombe sui bimbi in una zona che conta oltre il 18% di immigrati di cinquanta nazionalità diverse creando una complessità notevole nel tessuto sociale. Sorge spontanea la domanda: come gestire la scuola? Perché con genitori che credono che l’inserimento di bambini stranieri nelle classi crei degli handicap ai loro figli, tutto ciò genera un mix esplosivo. Basta pensare che nelle classi dell’Istituto Comprensivo Novellarese il 36% degli alunni non sono “italiani”. Ma l’amministrazione pubblica non si è pianta addosso e raccogliendo il problema come sfida, assieme a docenti e collaboratori vari ha attuato una grande trasformazione. Certo, il festival genera anche voci critiche essendo nato proprio per affrontare i temi del dialogo interculturale (anche con visite al tempio sikh e alla moschea) al fine di trovare soluzioni e avvicinamenti di fronte a reazioni xenofobe e separazioni.

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«Punjabi, arabo e cinese Così la scuola è per tutti» – Intervista ad Edie Pavarini, dell’Istituto comprensivo

Guarda il Video “Scuole senza confini”

Leggi l’intervento di Vania Tagliavini

giovani.con


A Novellara e Correggio (Reggio Emilia) il 10, 11 e 12 settembre torna il Festival Uguali_Diversi, dal titolo “Giovani.con, futuro cercasi la maratona d’eventi, quest’anno dedicati ai giovani. Intellettuali ed artisti da tutt’Italia saranno chiamati ad analizzare la condizione attuale e le prospettive future dei giovani attraverso alcune parole chiave: passioni, europa, lavoro, tribù e new media. Inoltre numerose tavole rotonde, laboratori creativi, mostre, concorsi, spettacoli musicali, teatrali e cinematografici faranno da cornice all’iniziativa.
Uguali_Diversi è stato avviato con grande riscontro di pubblico e critica nel 2008 per l’anniversario dell’anno europeo del dialogo interculturale, nel 2009 è stata fatta un’attenta analisi della crisi e anche quest’anno l’argomento si conferma di estrema attualità ponendo al centro del dibattito le nuove generazioni in un Paese come l’Italia dove più volte è stato affermato che “non è un Paese per giovani”.
Perché i giovani?
Perché i giovani sono troppo spesso tagliati fuori dalla società e non riconosciuti nella loro capacità e responsabilità.
Perché i giovani stanno male e, come sostiene Umberto Galimberti, non per motivi psicologici ma culturali.
Perché i giovani oggi e per la prima volta nella storia, vedono nel futuro non una promessa ma una minaccia.
Perché i giovani costituiscono il gruppo sociale che sta pagando il prezzo più alto ai profondi cambiamenti intervenuti in questi ultimi vent’anni e ora stanno pagando il prezzo più alto della crisi.
Lavoro, precarietà, crisi: ma anche innovazione, imprenditorialità, crescita. Ci sono tanti modi, per i più giovani, di vivere questo tempo: da protagonisti o da comprimari passivi. Dipende da tutti valorizzare o trascurare il loro apporto alla costruzione della società.
Stiamo lavorando per offrirvi come sempre un programma ricco di appuntamenti gratuiti, con un cuore di lezioni magistrali e tavole rotonde ed una cornice di laboratori creativi, mostre, concorsi, spettacoli musicali, teatrali e cinematografici. Per questo motivo vi invitiamo ad iscrivetevi alla newsletter e per essere sempre aggiornati in tempo reale tornate a trovarci sul web!

In dialogo con Reggio: le foto

Le prime foto dell’incontro di ieri, 4 marzo, al Teatro di Novellara (In dialogo con Reggio Emilia – presentazione del libro di Carla Rinaldi).