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Ipotesi di verbale di intesa

In data 16 maggio 2011, presso il comune di Poviglio si sono ripresi i confronti aventi al centro la  riorganizzazione complessiva dei servizi educativi 0-6 ed i conseguenti riflessi per i lavoratori coinvolti.

Per la parte pubblica dell’Unione Bassa Reggiana sono presenti:

–      Presidente dell’Unione Bassa Reggiana, Massimiliano Maestri;

–      Sindaco di Poviglio in qualità di referente dell’Unione delle problematiche educative Giammaria Manghi

–      Direttore dell’Unione Elena Gamberini

–      Direttore Azienda Speciale Servizi Bassa Reggiana Cristian Fabbi

–      Responsabile Ufficio Unico del Personale Maria Luisa Farina

Per la parte sindacale sono presenti:

–      per CGIL e CISL provinciali Anna Valcavi e Michele Del Fabbro

–      da FP CGIL Mauro Puglia, Francesca Fornasari

–      FPS CISL Barbara Cellato e Fabio Bertoia

–      RSU del comune di Novellara Franca Verona.

La riorganizzazione si è resa necessaria dalla volontà che l’organizzazione del sistema dei servizi educativi e scolastici dei comuni della bassa reggiana trovasse risposta in un modello unitario e integrato avente centro di riferimento l’Unione dei Comuni Bassa Reggiana. Ciò al fine di garantire la qualità, l’efficacia e l’equità d’accesso ai servizi nonché l’unitarietà del progetto pedagogico, l’omogeneità dei regolamenti e del funzionamento.

Le parti  ritengono che l’Unione dei Comuni, in quanto Ente sovracomunale, debba configurarsi come unico soggetto preposto al conferimento delle funzioni educative, condividendo  altresì la scelta di dotarsi di un ente strumentale, individuato nell’Azienda Speciale per la gestione dei servizi, non rinunciando alla dimensione pubblica della gestione dei servizi medesimi.

Le parti condividono che la riorganizzazione del sistema educativo come sopra definito debba perseguire anche la sostenibilità economico finanziaria e la continuità qualitativa dei servizi. Ciò detto e concordato, le parti condividono, nella consapevolezza dei tempi ristetti, di attivare il percorso di trasferimento ai sensi dell’art. 2112 c.c. come segue:

Il trasferimento dai comuni all’Unione, del personale a tempo indeterminato e a tempo determinato, avviene, per la stessa posizione ricoperta, a parità di inquadramento giuridico con  mantenimento dell’attuale posizione economica, dell’anzianità e della propria professionalità e di ogni altro diritto acquisito (ferie non godute, crediti prestazioni straordinari, recuperi, ecc.), senza soluzione di continuità, e comporta il trasferimento all’Unione di tutto quanto maturato precedentemente e mantenendo inalterata la scadenza contrattuale prevista all’atto dell’assunzione dal Comune di origine;

I Comuni trasferiranno pertanto il personale in servizio nelle strutture scolastiche ed educative 0/6 oltre ad alcune unità di personale amministrativo all’Unione Bassa Reggiana. L’Unione a sua volta provvederà al comando temporaneo di tale personale all’Azienda Speciale attivando contestualmente il percorso di confronto necessario per completare il processo di trasferimento all’Azienda;

Il comando del personale proveniente dai singoli Comuni e trasferito alle dipendenze dell’Unione Bassa Reggiana sarà effettuato per tre anni;

In caso di scioglimento dell’Azienda è garantito al personale il rientro nei rispettivi comuni di provenienza;

Per i dipendenti trasferiti all’Unione dai Comuni verrà garantito il mantenimento del trattamento economico fondamentale del contratto nazionale degli Enti Locali, fino al loro collocamento a riposo.

Per il passaggio delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi educativi e del personale amministrativo e/o ausiliario di Progettinfanzia all’Azienda Speciale Servizi Bassa Reggiana verrà garantita la continuità dei singoli rapporti di lavoro e quindi il mantenimento dell’attuale posizione economica, dell’anzianità e della proprio professionalità e ogni altro diritto acquisito.

Il contratto di riferimento per la determinazione del contratto che verrà applicato al personale trasferito sarà, in riferimento al trattamento economico fondamentale, quello degli Enti Locali, in un percorso di graduale avvicinamento. Gli aspetti previdenziali saranno oggetto di approfondimento e valutazione congiunta.

Per quanto riguarda il contratto decentrato e gli istituti ad esso collegati (indennità, progressioni economiche, produttività collettiva ed individuale), le parti rinviano ad un’apposita sessione negoziale in cui definire le specifiche modalità di attribuzione in funzione dell’individuazione e dell’effettiva disponibilità di risorse aggiuntive che l’Unione dei Comuni dovrà trasferire all’Azienda Speciale.

L’Azienda Speciale prenderà in capo le iscrizioni alle OO.SS. dei lavoratori trasferiti garantendo ai propri dipendenti le ore di permesso per assemblea, e l’elezione delle RSU previsti dai diritti sindacali del Contratto Nazionale degli Enti Locali.

In caso di scioglimento dell’Azienda Speciale, si applicheranno le norme di legge.

L’Azienda Speciale garantirà la trasparenza nell’assunzione del personale da eseguirsi previa selezione per colloquio e con la formulazione di un elenco suddiviso in fasce di merito che potrà essere oggetto di verifica e consultazione da parte degli interessati e delle OO.SS.

Scarica l’ipotesi del verbale di intesa

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Accordo sindacale per la stabilizzazione di 30 dipendenti

Progettinfanzia Bassa Reggiana comunica il raggiungimento di un accordo per la stabilizzazione di trenta dipendenti (già in carico a Progettinfanzia) a tempo indeterminato nel biennio 2009-2011.
Il sindaco Giammaria Manghi, delegato all’ambito della scuola nell’Unione Bassa Reggiana, sottolinea il valore della progressiva stabilizzazione dei dipendenti come dimostrazione dell’alacre lavoro dei Comuni sulle politiche alla persona con particolare riferimento all’infanzia. Aggiunge che questo percorso ha valore ancor più significativo in un periodo di crisi e di riduzione generalizzata dei posti di lavoro, e vuole andare in controtendenza come contributo alla causa dei lavoratori.
Il presidente Ferruccio Crotti esprime apprezzamento per l’accordo raggiunto e per la disponibilità al dialogo come importante elemento di novità e come manifestazione di consapevolezza e senso di responsabilità. L’atteggiamento positivo di risoluzione concreta dei problemi relativi alla salvaguardia dei servizi sociali, oltre a rappresentare una novità positiva, tende a garantire la sussistenza dei servizi particolarmente importante in un momento di generale difficoltà delle famiglie e di non facili soluzioni anche per le amministrazioni locali. Va rimarcato che questo percorso è stato realizzato senza dimenticare la sostenibilità economica e contrattuale di tutta la rete dei servizi educativi di territorio.
Questa visione sovraterritoriale potrà rappresentare per il futuro una soluzione in grado di individuare forme organizzative innovative e più rispondenti alle esigenze poste dalle difficoltà di bilancio degli Enti Locali.
Il direttore, Cristian Fabbi, sottolinea la continuità di Progettinfanzia nell’attenzione al tema dei diritti. Diritti delle bambine, dei bambini e dei loro genitori che devono essere garantiti
nel lavoro quotidiano al nido e alla scuola dell’infanzia, e diritti di insegnanti ed educatori ad un contesto lavorativo sereno e stabile.

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